(8) Commentimartedì 4 ottobre 2011
Hanno dedicato una vita intera al Piccolo
Rifugio. Non solo nel senso che ci lavorano da 25
anni. Ma perché al Piccolo Rifugio, dal 1986 ad
oggi, hanno portato e messo a disposizione le proprie ricchezza
umane prima e più ancora che le proprie capacità
professionali.
La famiglia del Piccolo Rifugio dirà sabato 8 ottobre il
suo "grazie" a Marco Battel di Vittorio Veneto,
Doriana Tamagna toscana-vittoriese e
Renato De Faveri di Soligo per venticinque anni di
servizio con le persone con disabilità.
La piccola festa per i tre inizia alle 16.30.
Tutti e tre lavorano come operatori di assistenza e sono stati i
primi dipendenti assunti nella sua storia dal Piccolo
Rifugio.
Doriana e Marco hanno sempre lavorato nella nostra casa di
Vittorio Veneto; Renato si è trasferito al
Piccolo Rifugio di Ponte della Priula
(comunità alloggio Fondazione Zaina Bernardi) dalla sua
apertura nel 2008.
Doriana, Marco e Renato sono un pezzo di storia del Piccolo
Rifugio. Tanto è vero che a loro è stato dedicato un
capitolo di "Una storia
d'amore", la pubblicazione realizzata per i 50 anni del Piccolo
Rifugio di Vittorio Veneto.
"Quando la Volontaria della Carità Rina mi chiamò e
mi chiese se volevo venire a lavorare al Piccolo Rifugio, quella
notte non dormii dalla felicità ",
raccontava Doriana in un'intervista pubblicata nel libro.
"Avevo lavorato 13 anni in Germania come gelataio,ma volevo
cambiare vita. Venire a lavorare al Piccolo
Rifugio fu come passare dal giorno alla notte", diceva
Renato.
"Al Piccolo Rifugio esprimi le tue potenzialità di
affetto e amore", sintetizzava Marco.
Nella foto, da sinistra, Renato, Doriana e Marco.
