(1) Commentimartedì 25 maggio 2010
Un'ospite del Piccolo Rifugio, comunità alloggio per
persone con disabilità di Vittorio Veneto (Tv), fatica
sempre più a camminare. Ha dovuto ricorrere alla sedia a
rotelle. Ma ci teneva a continuare il corso di aikido, arte
marziale giapponese, avviato da un anno (qui per saperne di più, qui il racconto su Antenna Tre) con i
volontari dell'asd Judo Aikido Vittorio Veneto, la società
diretta dal maestro Gianpietro Vascellari.
Come fare?
E' nata così l'innovativa sperimentazione di aikido
in sedia a rotelle in corso da ottobre 2009 al Piccolo
Rifugio di Vittorio Veneto. Allenamenti ogni mercoledì
pomeriggio nel salone polifunzionale. Coinvolti in sette, uomini e
donne. Sei in piedi e una, appunto, in sedia a rotelle.
Un esempio unico in Italia, a quanto risulta.
Tanto che l'esperienza del Piccolo Rifugio verrà presentata
allo stage
nazionale della Fijlkam, la federazione
nazionale dell'aikido e di altre arti marziali, che si svolge al
palazzetto di Ponte di Piave (Tv) sabato 29 e domenica 30 maggio
2010.
Allo stage partecipa il maestro Fausto De
Compadri, il direttore tecnico della Fijlkam per la
specialità dell'aikido, e molti dei migliori aikidoka di
tutta Italia.
Per l'Aikido Vittorio Veneto saranno presenti Luca
Gri, di Osigo, e Sandro Lucagnano, di
Vittorio Veneto, cinture nere terzo dan e volontari che da
due anni propongono l'aikido al Piccolo Rifugio. E con
loro arriveranno a Ponte di Piave anche i sei ospiti del Piccolo
Rifugio che quest'anno hanno praticato l'aikido.
Sabato 29 parteciperanno anche loro allo stage
assieme a tutti gli altri atleti, per osservare e poi cercare di
replicare le tecniche mostrate dal maestro De Compadri.
Così facendo, i "ragazzi" del Piccolo Rifugio mostreranno
il frutto di due anni di sperimentazione della pratica dell'aikido
con persone con disabilità, con tutti i benefici psicologici
e fisici che porta. E soprattutto Gri e Lucagnano, insieme alla
ospite del Piccolo Rifugio coinvolta, mostreranno come
l'aikido può essere praticato anche da chi è in sedia
a rotelle.
"In carrozzina possono essere eseguite tutte le tecniche
che fa chi pratica l'aikido in posizione eretta - spiegano
Gri e Lucagnano - a parte ovviamente le cadute. L'unico requisito
è avere sufficiente mobilità nel busto". Il
riscaldamento dell'ospite del Piccolo Rifugio coinvolta è
fatto a terra, assieme agli altri. Poi, via alle tecniche, adattate
ma immutate: nei casi, ad esempio, in cui gli altri ragazzi del
Piccolo Rifugio fanno un mezzo passo indietro, la nostra ospite in
sedia a rotelle ruota la sua carrozzina. E per muoverla può
anche utilizzare, facendo leva, la forza di Luca o Sandro che ha di
fronte e che la seguono passo passo nell'allenamento.
L'allenamento di aikido di chi è in carrozzina è
quindi simile a quello degli altri atleti, con o senza
disabilità: attacchi, prese, leve articolari... fino a veder
cadere a terra l'allenatore, se i movimenti sono effettuati
correttamente. Un beneficio per il fisico, ma anche uno
spettacolo per lo spirito e per l'autostima: essere
costretta in carrozzina diventa così un ostacolo superabile.
E l'ospite del Piccolo Rifugio capace di eseguire almeno
una ventina di tecniche, lo dimostrerà agli
aikidoka riuniti per lo stage a Ponte di Piave.
I sei del Piccolo Rifugio si preparano a sostenere, tra qualche
settimana, di fronte ai maestri dell'Aikido Vittorio Veneto, gli
esami per diventare cintura gialla o cintura arancione (per chi ha già ottenuto la cintura gialla l'anno
scorso) di aikido. Anche chi è in carrozzina avrà
il suo esame da affrontare...
Qui sotto due foto della pratica dell'aikido in carrozzina.
Per rispetto della nostra ospite ne abbiamo reso non riconoscibile
il volto.